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Direttiva Case Green: ecco cosa sapere se vuoi vendere casa in futuro

Il 12 marzo 2024 il Parlamento Europeo ha approvato la Direttiva Case Green, un pacchetto di misure che mira a rendere il parco immobiliare europeo più efficiente dal punto di vista energetico e a ridurre le emissioni di CO2.

Negli ultimi anni, il tema dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale ha assunto un ruolo sempre più centrale nelle politiche pubbliche e nella vita quotidiana. Queste nuove direttive avranno, infatti, un impatto anche sul settore immobiliare e coinvolgeranno anche chi vorrà vendere la propria casa in futuro.

 

Cosa prevede la Direttiva Case Green?

La Direttiva Case Green stabilisce una serie di obiettivi per la riqualificazione energetica degli edifici, con l’obbligo di raggiungere determinati standard minimi di efficienza energetica, misurati attraverso la classe energetica. Fra questi obiettivi vi sono:

  • La riduzione del consumo energetico: il consumo energetico degli edifici in Europa dovrà essere ridotto del 55% entro il 2030 e del 90% entro il 2050.
  • L’aumento delle classi energetiche: tutti gli edifici di nuova realizzazione dovranno essere ad emissioni zero a partire dal 2030 (2028 per gli edifici pubblici).
  • Riduzione del consumo energetico: Tutti gli edifici residenziali dovranno ridurre il loro consumo energetico medio del 16% entro il 2030, e del 20-22% entro il 2035.
  • Il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici esistenti: gli edifici esistenti dovranno raggiungere almeno la classe energetica E entro il 2030, la classe D entro il 2035 e la classe C entro il 2040.

La Direttiva Case Green impone inoltre agli Stati membri di adottare misure decisive per ridurre l’impatto ambientale dei sistemi di riscaldamento, puntando alla decarbonizzazione e all’eliminazione graduale dei combustibili fossili nel riscaldamento e nel raffreddamento degli edifici.

Nello specifico, per quanto concerne le caldaie a combustibili fossili, l’obiettivo è quello di eliminare progressivamente il loro utilizzo entro il 2040 (precedentemente fissato al 2035). A partire dal 2025, gli Stati non potranno più erogare incentivi per le caldaie autonome alimentate da combustibili fossili. Saranno invece incentivati i sistemi di riscaldamento ibridi, che combinano una caldaia con tecnologie più sostenibili come impianti solari termici o pompe di calore.

È importante sottolineare che queste disposizioni non riguarderanno coloro che già dispongono di una caldaia a gas installata nelle proprie abitazioni, ma saranno applicabili solo a coloro che devono installare un nuovo sistema di riscaldamento, sia per sostituire quello preesistente sia per installarlo in una nuova costruzione.

 

Direttiva-Case-Green-approvata

Cosa succede se non si adegua la casa entro il 2030?

Entro il 2030, tutte le abitazioni dovranno essere conformi alla Direttiva sulle case green, rispettando i requisiti minimi di efficienza energetica. I proprietari di case che non si adeguano potrebbero dover pagare multe salate.

Le sanzioni per il mancato adeguamento della classe energetica saranno stabilite dai singoli Stati membri. In Italia, si ipotizza una multa da 500 a 3.000 euro per gli edifici che non raggiungono la classe energetica E entro il 2030.

Oltre a ciò, non sarà più possibile vendere o affittare case con una classe energetica inferiore alla G. Questo significa che circa il 75% degli immobili in Italia, attualmente in classe energetica F o G, non saranno più conformi alla Direttiva.

 

Quando entra in vigore la Direttiva Case Green?

La Direttiva è già in vigore, tuttavia, è previsto un periodo di transizione per consentire di adeguarsi alle nuove normative e di implementare le misure necessarie per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Gli Stati membri avranno tempo fino al 2025 per recepire le norme nella propria legislazione nazionale.

Direttiva-case-green-vendere-casa

Che classe energetica deve avere una casa nel 2030?

Entro il 2030, tutte le case dovranno avere almeno la classe energetica E. Per raggiungere questo obiettivo, i proprietari di immobili dovranno effettuare interventi di riqualificazione energetica, come ad esempio:

  • Installare cappotti termici
  • Sostituire gli infissi
  • Installare impianti di riscaldamento e raffrescamento efficienti
  • Installare pannelli fotovoltaici

 

Come già accennato, a partire dal 2030 non sarà più possibile vendere o affittare case con una classe energetica inferiore alla G. Questo significa che i proprietari di immobili che non si adeguano alla Direttiva Case Green avranno notevoli difficoltà a vendere il proprio immobile.

Le principali difficoltà saranno:

  • Riduzione del numero di potenziali acquirenti: la platea di potenziali acquirenti si ridurrà drasticamente, in quanto molti saranno scoraggiati dall’acquistare un immobile con una bassa classe energetica, a causa dei costi elevati necessari per la riqualificazione energetica.
  • Maggiori tempi di vendita: a causa della minore domanda, i tempi di vendita per gli immobili con una bassa classe energetica si allungheranno considerevolmente.
  • Riduzione del prezzo di vendita: i proprietari di immobili con una bassa classe energetica saranno costretti ad abbassare il prezzo di vendita per riuscire a trovare un acquirente.
  • Impossibilità a vendere: in alcuni casi, potrebbe addirittura essere impossibile vendere l’immobile, se non si interviene per migliorarne l’efficienza energetica.

 

La Direttiva Case Green rappresenta un’importante opportunità per migliorare l’efficienza energetica degli edifici in Europa, ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità della vita. Tuttavia, comporta anche cambiamenti significativi nel settore immobiliare, con l’obbligo per le abitazioni di raggiungere determinati standard minimi di efficienza energetica per poter essere vendute sul mercato. È fondamentale che proprietari e operatori del settore si preparino adeguatamente a questi cambiamenti, adottando le misure necessarie per garantire che le loro proprietà siano conformi alla normativa vigente.

 

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